Caso di abusi a Taiwan "Kai-Kai": Il custode Liu Tsai-Hsuan ammette le sue colpe

Il caso prende una piega drammatica quando il custode accusato confessa le accuse aggravate
Caso di abusi a Taiwan

In una sconvolgente svolta, il Tribunale Distrettuale di Taipei ha udito il caso della tragica morte di "Kai-Kai", un bambino di 1 anno e 10 mesi. Il caso riguarda il presunto abuso da parte della sua badante, Liu Tsai-Hsuan. Durante le udienze odierne, dopo che il tribunale ha interrogato la badante, Liu Tsai-Hsuan ha ammesso la sua colpevolezza per le accuse di maltrattamenti aggravati con esito mortale, maltrattamenti che hanno causato lesioni personali con conseguente morte e maltrattamenti aggravati che hanno causato gravi lesioni personali. Ha espresso il suo rammarico, dicendo: "Mi dispiace", mentre l'avvocato ha dichiarato che avrebbero dovuto adeguare la loro strategia difensiva.

In precedenza, Liu Tsai-Hsuan si era dichiarata non colpevole durante la fase investigativa ed è stata detenuta da quando è stata incriminata. Inizialmente, aveva ammesso solo di aver disciplinato e limitato fisicamente "Kai-Kai", inclusa l'ammissione di avergli colpito i denti con un cucchiaio e di avergli fatto docce fredde. Tuttavia, a seguito della testimonianza di diversi testimoni esperti, ha confessato le accuse gravi, cambiando drasticamente la traiettoria del caso.



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