L'Ufficio del turismo di Taiwan chiede alle agenzie di viaggio di "scoraggiare i viaggi in Cina: Cosa significa per i viaggiatori?

Le nuove direttive dell'Ufficio del Turismo sollevano interrogativi sui viaggi attraverso lo Stretto e sul potenziale impatto sulle imprese di viaggio taiwanesi.
L'Ufficio del turismo di Taiwan chiede alle agenzie di viaggio di

A seguito del discorso del Presidente William Lai del 13 marzo, in cui delineava le preoccupazioni per la sicurezza nazionale e le strategie per le relazioni tra le due sponde dello stretto, inclusa la gestione dei viaggi in Cina, il Taiwan Tourism Bureau avrebbe inviato una comunicazione alle agenzie di viaggio. Le direttive, secondo quanto riferito, esortano queste agenzie a "scoraggiare" i cittadini taiwanesi dal viaggiare nella Cina continentale.

Questa mossa arriva dopo il discorso del presidente, che ha sottolineato l'importanza di sensibilizzare sui potenziali rischi associati agli scambi tra le due sponde dello stretto, compresi i viaggi. La comunicazione riportata istruisce le agenzie di viaggio a sconsigliare i viaggi in Cina.

Sebbene la comunicazione del Tourism Bureau sia descritta come una richiesta di "scoraggiamento" piuttosto che un divieto, il potenziale impatto sull'industria dei viaggi è oggetto di dibattito. Il consigliere Hou Han-ting ha espresso preoccupazioni, notando che il divieto dei viaggi di gruppo in Cina ha già pesantemente colpito il settore. Ha messo in discussione la logica alla base della nuova direttiva, che a suo avviso potrebbe ulteriormente compromettere i ricavi per le agenzie di viaggio che stanno già lottando per riprendersi.



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