Taiwan rifiuta il voto elettronico all'estero tra i timori di interferenze cinesi
Il premier Cho Jung-tai cita i rischi per la sicurezza, sollevando il dibattito sulle riforme del voto
<p><b>Taipei, 22 aprile, Taiwan</b> – Il Primo Ministro Cho Jung-tai (卓榮泰) ha dichiarato che il voto elettronico per i cittadini taiwanesi residenti all'estero è "completamente impraticabile", citando la potenziale manipolazione da parte della Cina come principale preoccupazione.</p>
<p>Parlando allo Yuan Legislativo, il Primo Ministro Cho ha esplicitamente espresso l'opposizione del gabinetto a una proposta referendaria presentata dal Partito del Popolo Taiwanese (TPP) la scorsa settimana. Questa proposta mirava a esplorare le possibilità per consentire ai taiwanesi all'estero di partecipare alle elezioni tramite mezzi elettronici.</p>
<p>Il Primo Ministro ha sottolineato il rischio significativo che gli elettori all'estero siano suscettibili al "controllo da parte di forze straniere ostili" durante le elezioni. Questa dichiarazione è stata fatta in risposta alla richiesta della parlamentare del Partito Democratico Progressista (DPP) Lin I-chin (林宜瑾) sulle potenziali minacce ai processi democratici di Taiwan poste dalla Cina.</p>
<p>L'iniziativa del TPP, bypassando la fase di commissione ed entrando direttamente nella seconda lettura, cercava di facilitare il voto al di fuori dei distretti elettorali registrati legalizzando il voto per trasferimento domestico. Sono state sollevate preoccupazioni da Lin, che ha criticato la proposta per la mancanza di chiare definizioni riguardanti il voto per assente e il voto per trasferimento domestico. Altri parlamentari hanno anche espresso preoccupazioni che il disegno di legge possa inavvertitamente aprire la porta a futuri sistemi di voto per assenti o elettronico.</p>
<p>Il Primo Ministro Cho ha differenziato tra le riforme elettorali all'estero e quelle nazionali, suggerendo che queste ultime potrebbero essere considerate "da tutti", ma specificamente nel contesto delle elezioni nazionali, non locali. Ha avvertito che permettere agli elettori di tutto il paese di votare in una singola corsa locale creerebbe "grandi difficoltà".</p>
<p>Anche il Presidente della Commissione Elettorale Centrale (CEC) Lee Chin-yung (李進勇) si è rivolto ai parlamentari, affermando che il ramo esecutivo stava esaminando il voto per assenti da qualche tempo. Ha avvertito che qualsiasi cambiamento politico che impatti sulla stabilità dei processi elettorali sarebbe "estremamente grave" e ha sottolineato che qualsiasi ulteriore azione richiederebbe robuste garanzie.</p>