Taiwan rafforza i controlli sulle vendite allo scoperto per far fronte alla tempesta del mercato globale

L'autorità di regolamentazione finanziaria adotta misure preventive tra i dazi statunitensi e l'incertezza globale
Taiwan rafforza i controlli sulle vendite allo scoperto per far fronte alla tempesta del mercato globale

Taipei, 6 aprile – In risposta alle volatili condizioni del mercato globale innescate dall'escalation dei dazi statunitensi, i regolatori finanziari di Taiwan hanno implementato misure temporanee volte a salvaguardare la stabilità del suo mercato azionario. La Financial Supervisory Commission (FSC) ha annunciato queste mosse, concentrandosi principalmente sull'inasprimento delle normative relative alle vendite allo scoperto.

La FSC ha osservato che il mercato di Taiwan non aveva ancora reagito pienamente al rallentamento del mercato globale a causa di un lungo fine settimana festivo. Questo, combinato con l'incertezza in corso sui dazi statunitensi, ha indotto la decisione di introdurre regolamenti temporanei da lunedì a venerdì.

La FSC ha optato per non vietare completamente le vendite allo scoperto, ma ha inasprito significativamente i controlli. Il limite sugli ordini di vendita intraday per i titoli presi in prestito è stato ridotto dal 30% del volume medio di negoziazione negli ultimi 30 giorni lavorativi a solo il 3%. Inoltre, il rapporto minimo di margine per le vendite allo scoperto sia sul Taiwan Stock Exchange (TWSE) che sul Taipei Exchange (mercato OTC) è stato aumentato dal 90% al 130%.

In una mossa di bilanciamento, la FSC ha anche allentato le restrizioni sui tipi di garanzie che potrebbero essere utilizzate per coprire un deficit di margine, fornendo una certa flessibilità agli investitori.

L'annuncio è seguito a una riunione di domenica mattina tra il presidente della FSC Peng Jin-lung (彭金隆), il presidente del TWSE Sherman Lin (林修銘) e il premier Cho Jung-tai (卓榮泰) per valutare le fluttuazioni storiche del mercato e formulare strategie di risposta.

I dazi statunitensi, avviati dal presidente Donald Trump il 2 aprile, hanno innescato un forte calo dei titoli globali. Il solo mercato statunitense ha visto svanire oltre 6 trilioni di dollari, con il Dow Jones Industrial Average che ha subito cali consecutivi senza precedenti superiori a 1.500 punti.



Sponsor