Commercio di Taiwan: la verità dietro i dazi statunitensi - Sfatare il mito del 64%

I dati dell'Organizzazione Mondiale del Commercio rivelano un netto contrasto tra le tariffe percepite e quelle effettive, evidenziando la complessità del commercio internazionale e il potenziale di disinformazione.
Commercio di Taiwan: la verità dietro i dazi statunitensi - Sfatare il mito del 64%<br>

Il recente annuncio dell'ex Presidente <strong>USA</strong> <strong>Trump</strong> su <strong>tariffe</strong> reciproche aggressive, che ha accusato Taiwan di imporre una tariffa del 64% sui beni statunitensi, ha suscitato un acceso dibattito. Gli Stati Uniti hanno proposto una misura di ritorsione con una tariffa del 32%. Tuttavia, un'analisi più approfondita dei dati rivela un quadro diverso. Il Cato Institute fornisce una valutazione più accurata della situazione.

Secondo il Cato Institute, basandosi sui dati del World Trade Organization (<strong>WTO</strong>) del 2023, il tasso tariffario medio ponderato sugli scambi imposto da <b>Taiwan sui beni statunitensi è in realtà dell'1,7%</b>. Questa è una variazione significativa, di oltre 62 punti percentuali, rispetto alla cifra citata dalla Casa Bianca. Il tasso tariffario medio ponderato sugli scambi della Cina è del 3%, anch'esso significativamente inferiore alla stima del 67%. La discrepanza maggiore esiste con la Cambogia. Secondo i dati del 2023, il tasso tariffario medio ponderato sugli scambi della Cambogia è del 7,9%, mentre la Casa Bianca ha citato una cifra del 97%.



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