Il tango tariffario di Trump: Gli Stati Uniti aumentano i dazi alla Cina al 125% mentre offrono una tregua di 90 giorni ad altre nazioni

Le imprese taiwanesi si preparano a subire l'impatto dei cambiamenti della politica commerciale degli Stati Uniti, con ripercussioni sul commercio globale.
Il tango tariffario di Trump: Gli Stati Uniti aumentano i dazi alla Cina al 125% mentre offrono una tregua di 90 giorni ad altre nazioni

In una mossa che ha scatenato ripercussioni sui mercati globali, l'ex presidente degli Stati Uniti **Trump** ha annunciato un cambiamento significativo nella politica commerciale statunitense, con immediate implicazioni per Taiwan e il mondo intero. L'annuncio, fatto la mattina del 10 ottobre (ora di Taiwan), si concentra su un duplice approccio ai dazi doganali.

Rispondendo alle richieste di numerosi paesi, **Trump** ha dichiarato che avrebbe temporaneamente sospeso l'aumento dei dazi di ritorsione per 90 giorni. Settantacinque nazioni, che hanno intrapreso discussioni con gli Stati Uniti in merito a questioni commerciali, sono ora soggette a un'aliquota del dazio di ritorsione del 10%. Tuttavia, la situazione con la Cina presenta un netto contrasto.

Citando una "mancanza di rispetto" da parte di Pechino, l'ex Presidente ha dichiarato che i dazi sulle importazioni cinesi sarebbero aumentati al 125%.

In una dichiarazione pubblicata sulla piattaforma "Truth Social" alle 13:18 Eastern Time, **Trump** ha dichiarato: "Considerando la mancanza di rispetto della Cina nei confronti del mercato globale, annuncio ora un aumento dei dazi statunitensi sulla Cina al 125%, con effetto immediato. Si spera che, nel prossimo futuro, la Cina si renderà conto che i giorni dello sfruttamento dell'America e di altri paesi non continueranno più o saranno accettabili. Al contrario, sulla base del fatto che oltre 75 paesi hanno contattato i rappresentanti degli Stati Uniti, tra cui il Dipartimento del Commercio, il Dipartimento del Tesoro e l'Ufficio del Rappresentante commerciale degli Stati Uniti, per discutere questioni relative al commercio, alle barriere commerciali, ai dazi doganali, alla manipolazione valutaria e ai dazi non monetari, e che questi paesi, su mia forte raccomandazione, non hanno reagito contro gli Stati Uniti in alcun modo, forma o maniera, ho autorizzato una pausa di 90 giorni e, durante questo periodo, una significativa riduzione dei dazi di ritorsione al 10%, anch'essa con effetto immediato. Grazie per l'attenzione a questa questione!"



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